Lavoro a termine

Lavoro a termine

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Percentuale di occupati dipendenti con contratto a tempo determinato sul totale degli occupati dipendenti.

L'indicatore "Lavoro a termine" è un elemento per valutare dal punto di vista qualitativo la situazione occupazionale del Piemonte, poiché fornisce informazioni sul carattere di stabilità o instabilità dell’occupazione stessa. La percentuale di persone che hanno un contratto a termine sul totale dei dipendenti è, in Piemonte, pari al 12,3% nel 2023, valore che risulta tra i più bassi delle regioni italiane e simile a quella della Lombardia. In tutte le regioni il fenomeno del lavoro a termine è più di frequente associato al lavoro femminile: anche in Piemonte la percentuale di donne è leggermente superiore a quella degli uomini con lavoro a termine. Allo stesso tempo il trend presenta andamenti inversi, ovvero dal 2012 al 2016 la quota di donne occupate a termine diminuiva, passando da 13% a 10% per poi risalire raggiungendo quasi il 15% nel 2021 e tornare a ridursi nel 2023 (13,4%); invece per gli uomini si assiste ad un andamento di crescita costante fino al 2018 (14,8%), per poi diminuire, attestandosi ad un valore ben inferiore (11,3% nel 2023).
I dati relativi al Lavoro a termine in Piemonte sono in crescita dal 7,9% del 2003 al 12,3% del 2023. Rispetto alle altre grandi regioni del Nord, con cui il Piemonte solitamente si confronta, ossia Lombardia e Veneto, si osserva un differente andamento dei dati. Infatti, se in Lombardia i contratti a tempo determinato sono aumentati molto fino al 2007 (13%), mostrando poi un forte calo nel 2009 (7,4%) e un andamento in risalita fino al 2023 (10,8%). Invece il Veneto ha visto aumentare la quota di occupati a termine in maniera più simile a quella del Piemonte, anche se in misura maggiore (15,3% nel 2023).          

ISTAT, Rilevazione sulle Forze Lavoro. 

Il Regolamento (UE) 2019/1700 del Parlamento europeo e del Consiglio, che si applica a decorrere dal 1° gennaio 2021, ha stabilito requisiti più dettagliati e vincolanti per le statistiche europee su persone e famiglie basate su dati a livello individuale ottenuti su campioni, con l’obiettivo di migliorarne l’armonizzazione. Pertanto, a partire dal 2021 la nuova rilevazione Forze di lavoro ha recepito le indicazioni del Regolamento, introducendo cambiamenti nelle definizioni di famiglia e occupato e utilizzando un nuovo questionario. Per rendere confrontabili le nuove stime rispetto ai dati riferiti agli anni passati l'Istat ha provveduto a ricostruire le serie storiche dei principali indicatori del mercato del lavoro a partire dal 2018.
Break nella serie storica: il 2018 e successivi sono discontinui rispetto alla serie storica precedente.